Ci troviamo con Sara N. Alle 07:30 sotto casa mia. Alle 09:30 entriamo veloci in grotta. Alla sala del topo, faccio una scappata in solitaria fino al cunicolo della sabbia a valutare il sifone. Lo trovo pieno, il passaggio c’è ma bisogna fare il bagno in 30-40 cm di acqua, non ho proprio voglia di rimanere bagnato tutto il giorno, desisto, risalgo e decidiamo di non perdere la giornata e di proseguire passando dalla famigerata Diaclasis-Infernales.
La nostra Sara apprezza gli stretti passaggi che portano fino al sifone Castoro.
Arriviamo sul posto con energia da vendere, Sara incomincia a passarmi massi, utilizziamo la mia rete per imbragare i massi sul p3.
Con il trapano pratichiamo fori che si riveleranno alla fine positivi, riusciamo a togliere 3 grosse pietre, puliamo nuovamente il fondo, notando vuoti sul pavimento.
Siamo stanchi ma contenti della nostra giornata, decidiamo alle 16:00 di uscire, siamo scesi poco, ma abbiamo allargato la zona di scavo.
Sara propone il cunicolo della sabbia, risparmiando si, un’ora sul tragitto ma con conseguenze “umide” sul nostro corpo.
Arriviamo alla galleria Prudenzano, trovando il primo laghetto con 70 cm. D’acqua. L’impatto non è così catastrofico, proseguiamo verso la zona rossa, qui l’acqua arriva alla vita, saltiamo in fretta e furia sul nasone di roccia che ci porterà agli ultimi metri del cunicolo della sabbia. C’è poco da fare, sembra il varo di due navi, io per salvaguardare il sacco, devo entrare con tutto il mio corpo in acqua, mentre Sara rimarrà asciutta solo sulla schiena. Una breve sosta per levarsi stivali e scarponi e strizzare le calze, e in 40 minuti siamo fuori.
Grande cena al National tra arrosto di vitello e vitel tonnato conditi con preziose patatine fritte con una elegante birra media.
Prossimo sabato è previsto un altro giro. Servono almeno altre due persone.