Domenica presenti Io, L.Tama, Luigi e Sara.
Dopo aver salutato mezzo GGM al Ministro e Antonio e Luana di dirigiamo in Zelbio; obiettivo “una tranquilla domenica” con una speciale interesse nel visionare cosa c’è oltre la risalita della Sala Tortona, dove a detta dei nostri illustrissimi veterani si trova il …….FUTURO …..
Entriamo alle 10:30, alla sala del topo decido di proseguire verso la diaclasis (non prendo in considerazione di affrontare il cunicolo della sabbia in quanto ho la sensazione che sia ancora impraticabile)
All’uscita andiamo a visionare il sifone Castoro, esco per primo ed incomincio a valutare la possibilità di passare, con lo zoom della luce noto il grande buio, oltre il laghetto iniziale; convinco Tama ad aiutarmi a creare una sorta di passerella con le pietre , dopodiché faccio un tentativo, ma non riesco, la passerella è instabile e riesco a bagnarmi fino alla caviglia….. allora chiedo a T. se ha voglia di provare.
Lui, da spettatore silenzioso, diventa attore protagonista di un volo in acqua senza precedenti, sotto di lui la passerella cede inesorabilmente, portando il suo gracile corpo negli abissi del Castoro, riesce a mala a pena a tira fuori la testa.
Come in un film Fantozziano, nella sala, risate interminabili per un tempo ancora da quantificare.
Finita la festa, proseguiamo… adesso siamo i Fantastici 4 con al posto dell’uomo allungabile…
!!!!!!!!!!!!Watermen!!!!!!!!!!
Eccoci davanti a tanta grazia, dalla sommità della Sala Tortona c’è una frana di dimensioni notevoli, la scendiamo fino ad incontrare il punto del futuro scavo, incominciamo a levare qualche pietra..subito sotto notiamo il pavimento fessurato libero da fango e detriti e molto pulito. C’e sicuramente da lavorare parecchio. Lasciamo il palanchino sul posto e torniamo alla Sala Tortona, qui lasciamo una corda alla base.
Avanziamo per tutta la Galleria Prudenzano, dove al suo termine, ci aspetta ancora il rombo del fiume sotterraneo, il rumore e meno assordante di quando venimmo ad aprile, decidiamo di entrare nella frana addentrandoci direzione Tacchi. Qui l’acqua è padrona, le rocce sono super pulite, la portata stimata, intorno ai 10/20 litri al secondo, percorriamo la frana per una 20 di metri, poi decidiamo di tornare indietro anche perché sono le 16:00.
Tentiamo la carta del cunicolo della sabbia, ci risparmierebbe un po’ di tempo e fatica, ma niente il livello dell’acqua è ancora alto, con mio sommo dispiacere dovremmo riaffrontare tutta la grotta per uscire.
Alle 18:00 arriviamo alla scala in ferro, fuori e buio e siamo alquanto devastati…alla faccia della giornata soft.
Domanda
L’acqua del fiume dove va?