Certo…che quando sei impegnato, il tempo passa; eh si, è da agosto che non metto piede nell’oscurità. L’estate è passata mi ero organizzato un paio di uscite con Vitto&Carla, ma la macchina decide di abbandonarci proprio inizio estate, con la rottura della turbina, ..che nervi!!!!!
Comunque ormai è fatta ma soprattutto è passata. Riesco a convincere in settimana Alessia a fare un giro in Zelbio, con l’intento di allargare la diaclasis, almeno alla prima strettoia prima del saltino di 3 mt.
Dopo aver fatto colazione a Canzo ed aver salutato parte del GGM , che si sta dirigendo anch’esso in Tacchi, arriviamo con tutta tranquillità al parcheggio, siamo i primi, c’è una lieve pioggerellina che ci accompagnerà fino all’ingresso della grotta.
Nel frattempo che ci cambiamo, arrivano GGeMmini e stagisti, il tempo di fare quattro chiacchere e partiamo.
Entriamo in grotta con 3 sacchi, fa il suo ingresso per la prima volta in grotta, il mio nuovo trapano (spero che mi darà tante Soddisfazioni) Alessia procede tranquillamente verso la chiocciola per poi affrontare i 4 sifoni, il livello dell’acqua si è abbassato notevolmente e in un tempo molto breve siamo alla diaclasis.
Uso il 1 foro fatto l’ultima volta dalla Cecchi, ma mi accorgo solo dopo avere usato “l’ammorbidente” che il foro sfiatava sotto.
Faccio un foro, prendendo un po più di roccia e facendo attenzione a non uscire sotto. Senza nessuno tipo di difficoltà, la punta da 40 scende tranquillamente sul calcare di moltrasio. Con una lieve pressione del braccio, Il trapano macina polvere e centimetro dopo centimetro in un tempo brevisissimo guadagno 40 centimetri. Preparo il tutto, e con un Un solo, allargo definitivamente il primo ostacolo della diaclasis, eliminando una gran fetta di roccia.
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