Domenica 5 gennaio 2020, Pasquale ed io decidiamo di andare in Zelbio con l’obiettivo di smaltire un po’ delle calorie in eccesso accumulate durante il Natale e di rendere più agevole la progressione del tratto denominato “Diaclasis Infernalis”..
Muniti di due sacchi speleo e di tutto il necessario, ma privi di imbrago, entriamo in grotta verso le 10.40 e ci dirigiamo velocemente verso il ramo della Diaclasis. Sistemiamo subito l’armo di partenza dell’unica corda presente in tutto il ramo, andando a sostituire un attacco con spit con un fix. Superiamo il pozzetto in libera e raggiungiamo la zona di lavoro. Inizialmente ci occupiamo della disostruzione del punto più difficoltoso per la progressione, poi passiamo ad uno spuntone di roccia pochi metri più avanti. Ci concediamo una breve pausa ed infine lavoriamo ad un successivo restringimento. In quest’ultimo punto, con martello e scalpello, agendo sulle crepe, riusciamo a rimuovere una bella “fetta” di roccia. Raccogliamo tutto il materiale da lavoro e ci dirigiamo verso l’uscita. Alle 16.45 siamo fuori.
Concludiamo la giornata con una birra (piccola) al National, con alcuni speleo valdostani andati in Tacchi per commemorare la scomparsa del loro amico qualche anno fà.
Con l’intervento effettuato, si stima una riduzione dei tempi di percorrenza del ramo interessato di 10-15 minuti.
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Bernardino L’Abbate