La speleologia rimane l'ultima frontiera del Pianeta, un mondo misterioso...dove solo i più coraggiosi osano avventurarsi..... La Speleologia rimane l'ultima frontiera,
un mondo misterioso dove solo
i coraggiosi osano avventurarsi......
Grotte & Rilievi
Qui troverete alcuni rilievi con la descrizioni di grotte della Regione Lombardia, le quali dopo averle visitate e/o esplorate, ho personalmente e con l'aiuto di alcuni soci gel GGM, stilato una scheda per il raggiungimento
Speciale Sardegna
Eccoci qua, come non parlare di questa bellissima Isola, i miei primi passi in grotta li ho fatti proprio qui, nel lontano 1996, vidi un manifesto che proponeva un corso di Introduzione alla Speleologia, quasi per caso accettai questo appuntamento al buio, fino a poco prima avevo visto le grotte come "caverne" ..."gallerie" le quali correvano si per decine, centinaia di metri, ma pur sempre orizzontali, mai avrei pensato un giorno di scendere pozzi verticali di decine di metri, passare in posti strettissimi. Quei due anni passati allo Speleo Club Cagliari, non potrò mai dimenticarli, sono ancora nella mia mente le uscite, gli amici e soprattutto le stupende grotte visitate.
Alcuni di questi luoghi che propongo sono essenzialmenti per speleologi, altri come vedrete da alcune immagini, si possono fare tranquilamente in "famiglia".
Sono posti bellissimi, che tutto sommato si possono ancora visitare senza nessuna qualifica o attrezzatura particolare.
Voglio dedicare queste pagine ad un uomo che è nato e vissuto in questa isola, che è emigrato per lavoro e seppur lontano non ha mai smesso di amare la sua terra riuscendo a sua volta a farla amare a suo figlio..
a Zucca Antonio, mio padre .
Speciale Vercors 2013
Francia-Ardeche 2012
Slovenia 2012
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GIUNZIONE STORICA SUL
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PIAN DEL TIVANO
Tutti i link postati su internet
La Provincia-Il quotidiano di Como online
Grotta Tacchi - Sala della Trincea - giunzione con la StoppaniGrotta Tacchi - Sala della Trincea - giunzione con la Stoppaninadirpress
Attrezzatura Personale
Andare in grotta non è semplice, ricordo a tutti i lettori di questo sito che, con questo sport non si scherza, quindi la lettura ovviamente è aperta a tutti ma ATTENZIONE .......la pratica viene riservata a speleologi esperti, non provetti o freschi di fine corso, ma almeno con 2-3 anni di esperienza e con frequenza annuale alta, quindi attenzione voi mortali, ricordo a tutti che andare in grotta non è per niente semplice, bisogna fare assolutamente un corso presso qualche gruppo speleo è qui ricordo il mio "GRUPPO GROTTE MILANO" CAI SEM che ha la sede in Via Volta nr.22 Milano (ex casello del dazio al centro di piazza Baiamonti) tel. 02653842 il ritrovo e di giovedì dalle 21.00 alle 23.00 continua............
| LE GROTTE PIU' PROFONDE D'ITALIA |
Abisso Over 50 (Toscana -Alpi Apuane) -850
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IL MIO Q.A.S.
(quaderno attività svolta)
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Kubla Khan
Nel Xanadu alza Kubla Khan
dimora di delizie un duomo
dove Alf, il fiume sacro, scorre
per caverne vietate all'uomo
a un mare senza sole.
Dieci miglia di fertile campagna
con mura e torri furono recinte:
e c'era nel giardino un luccichio di rivi
e l'albero d'incenso era fiorito
e v'erano foreste antiche come i clivi
che abbracciavano il verde agro assolato.
Ma oh! quel cupo abisso fino al fondo
straziava la collina nel suo velo di cedri.
Era un orrido sacro e ammaliato
come alcuno ce n'è sotto la luna calante
ove alza gemiti una donna
inquietata dal demone d'amore!
Dall'abisso in un turbine incessante
quasi il suolo rompesse in un singhiozzo,
una polla irruente urgeva a tratti:
fra i crosci subitanei e intermittenti,
con rimbalzi di grandine o di veccia
sotto il flagello di chi trebbia, ingenti
macigni sussultavano e frammenti.
Di là, da quella danza irta di blocchi
alto sorgeva a tratti il fiume sacro.
Cinque miglia di corso vagabondo
per boschi e valli il fiume percorreva,
poi cadeva per grotte senza fondo
tumultuoso in un oceano morto.
E rauche in mezzo a quel tumulto a Kubla
voce d'avi annunziavano guerra!
L'ombra della chiara dimora
fluttuava nella corrente,
indistinta l'eco arrivava
dalle grotte e dalla sorgente.
Era un raro miracolo, una casa
su caverne di ghiaccio ed assolata!
Una fanciulla con la cetra
io vidi in sogno una volta:
era una vergine abissina,
su quella cetra suonava
e cantava del Monte Abora.
Potessi in me resuscitare
quella viva armonia, quel canto
tale delizia inonderebbe il sangue
che a quel suono lungo e chiaro
potrei inalzarlo nell'aria
il castello di sole! Le caverne di ghiaccio!
E chi l'udisse, lo vedrebbe là
e griderebbe! "Mistero! Mistero!"
Gli occhi infuocati ed i capelli al vento!
Un circolo tre volte replicate
intorno a lui, chiudetegli le palpebre,
poiché manna ed ambrosia ha delibate,
il latte delibò del Paradiso.
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